01 settembre 2008

Closer to the Heart.


[29-08]

Ore 19:00.
Squilla il cellulare, è R.
"Vuoi venire in campeggio a La Maddalena con me e T.?"
"Non ho nè tenda nè sacco a pelo"
"No problem, li ho io."
"Quando vuoi partire?"
"Domani, alle 7:30 circa."
"Ci vediamo domattina"
"Perfetto."


[30-08]

Mi alzo prima che suoni la sveglia (impostata alle 6:00), leggo la mail e un paio di forum, finisco di preparare le ultime cose e mi incammino.
Arrivo da R. alle 7:30 precise e lo trovo che sta ancora preparandosi. Perdiamo una mezz'oretta e partiamo in direzione Selargius per recuperare T.
Arriviamo e scopriamo che anche lei è in ritardo in quanto non aveva sentito la sveglia, e finalmente possiamo avviarci, decidendo come prima meta Arzachena.
Dopo una serie di spassosi litigi con il GPS di T. non aggiornato, verso mezzogiorno decidiamo di fare sosta a Mores - ridente cittadina che spicca per via del campanile della chiesa, il più alto di tutta la Sardegna - per mangiare qualcosa.
Ritemprati nel corpo e nello spirito, riprendiamo il viaggio e verso le 13:15 siamo ad Arzachena.
La città è carina, ma non spicca sotto nessun punto di vista. Dopo aver fatto un breve giro del centro mi rimetto alla guida e puntiamo verso Porto Rotondo, che si rivelerà un posto orrendo: sabbia grossa e sporca, acqua torbida, fauna semi-locale pessima.
Menzione di disonore per un gruppo di ragazzi che dietro di noi, in spiaggia, tracannavano champagne.
Andiamo via sperando che il turismo di massa non arrivi mai nella nostra zona.
Arrivati a Palau alle 19:20 riusciamo ad imbarcarci sul traghetto delle 19:30. Venti minuti dopo siamo finalmente a La Maddalena.
Troviamo il camping sito in località Moneta, montiamo la tenda, doccia scozzese e ci dirigiamo in città dove incontriamo degli amici di T. con cui andiamo in un pò giro per il centro. Verso l'una ci fermiamo in un locale a bere qualcosa ma io e R. iniziamo a dare segni di cedimento: teste ondeggianti e palpebre calanti non ci rendono dei gran socializzatori. Ciononostante, resistiamo fino alle 3:00, ora in cui due delle amiche di T. prendono il traghetto per tornare a casa.
Tornati in campeggio io mi addormento di botto nonostante il duro suolo ove è montata la tenda.


[31-08]

Mi sveglio verso le 10:00 per via del caldo asfissiante presente dentro la tenda, i miei compagni di ventura già in piedi. Smontiamo la tenda, ritiriamo tutto e partiamo, superando la spiaggia di Spalmatore (troppo piena e poco invitante) e fermandoci in una spiaggetta che vista dalla strada ci pare la scelta migliore per via dello splendido colore dell'acqua e della presenza di un'isolotto a poca distanza dalla riva, che raggiungiamo facilmente a nuoto.
Verso le 13:00 T. comincia a sentire i morsi della fame, quindi ci rimettiamo in auto e proseguendo per la strada troviamo un caddozzone dove compriamo degli ottimi kebab.
Di nuovo in movimento, andiamo a visitare l'isola di Caprera - splendida - dribblando il Museo di Garibaldi per via del poco tempo a nostra disposizione.
Ci reimbarchiamo alle 15:00, e una volta a Palau decidiamo di dirigerci a Santa Teresa di Gallura.
La città è molto carina e pulita, e giunti alla spiaggia R. si allontana per i costoni a fare foto, mentre io e T. non resistiamo all'invito dell'acqua, che in realtà non è poi così limpida come poteva essere a La Maddalena o nelle nostre zone.
Una volta all'auto decidiamo che è ormai tempo di tornare a casa, quindi riaccompagnamo T., arrivando a Selargius verso le 21:00, dopodichè riaccompagno anche R. e 966 chilometri dopo la mia partenza, sono a casa.